
Sabato scorso, 10 maggio, ha avuto luogo, nell’auditorium della Camera di Commercio di Prato, la presentazione della ricerca sponsorizzata da Pratofutura con la collaborazione del PIN e di CTN “Perimetro Reale”, con la quale si è inteso valutare lo stato attuale dell’imprenditorialità del Distretto e del tipo di organizzazione industriale. La cosa che è emersa in maniera più eclatante è la necessità di aumentare la dimensione delle aziende per sopravvivere ai cambiamenti in atto e per migliorare l’efficienza produttiva, gestionale e sociale.
Ho da tempo iniziato, nello svolgimento della mia attività professionale, merito anche di una mia esperienza nel settore bancario, a denunciare il fenomeno dell’estrema parcellizzazione del settore tessile a Prato. Siamo giunti, anche a parere della Presidenza dell’Associazione Pratofutura, ad un punto di svolta per il quale non si può più rimandare il fenomeno delle aggregazioni “comunque le si vogliano intendere e attuare”.
L’esperienza ci porta a ritenere che vi possono essere varie forme, più o meno pregnanti, più o meno formali, di collaborazione tra imprenditori; ma alla base ci deve essere sempre e comunque un progetto industriale che, solo se esiste, può essere attuato mediante soluzioni tecniche con il contributo della categoria professionale.
Personalmente siamo pronti a questa sfida e a collaborare per l’attuazione di questo processo che può essere facilitato anche da progetti in corso di perfezionamento, che vedano coinvolte le associazioni datoriali.